“Il coraggio di non piacere – Liberati dal giudizio degli altri e trova l’autentica felicità” è un bestseller giapponese che tratta di un dialogo che avviene tra un giovane insoddisfatto e infelice e un filosofo. In questo dialogo lungo cinque notti, eppure senza tempo, è racchiuso un segreto. Un segreto che riguarda tutti noi, e che ci trasformerà, se saremo aperti ad accoglierlo. Un segreto che ci permetterà di guardare a fondo dentro noi stessi con sincerità assoluta, di liberare tutto il nostro potenziale e infine di ritrovarci, senza sforzarci di piacere per forza a tutti. Un segreto che ci condurrà all’essenza stessa della felicità.
Forse mi ero fatta alte e altre aspettative o l’ho letto in una fase della mia vita in cui non ero pronta, ma ho concluso il libro con un grande “carino però niente di che”.
Passavano i giorni e comunque nella mia programmazione c’era la recensione del libro in un articolo del blog, solo che non avevo nulla da dire, se non che, appunto, non mi era piaciuto.
Così ho iniziato a chiedermi “perché non ti è piaciuto?”
…E nel mio cervello è iniziato una sorta di botta e risposta, a mo’ di dialogo:
👩🏻💼-“Perché non mi ha lasciato niente!”
🧠-”Perché credi che non ti abbia lasciato niente?”
👩🏻💼-”Perché è solo un dialogo, non mi ha dato soluzioni concrete, non so spiegare bene il motivo sono confusa”
🧠-”Ok, allora pensa alle situazioni in cui vorresti aver avuto più coraggio ma ti è mancato, cosa hai provato? Come ti sei sentita?”
- Paura di non essere all’altezza,
- paura del giudizio degli altri,
- paura di fare la scelta sbagliata,
- inadeguatezza
- inferiorità
- confusione
- disagio
È venuta fuori questa sorta di “lista della spesa” che altro non è che la lista di stati d’animo ed emozioni che ho provato in molti momenti della mia vita, in modo particolare in tutte le fasi di cambiamento.
Spesso quelle paure mi hanno portato a bloccarmi, a fare un passo indietro, a rimanere nel mio posto sicuro, nella mia zona di comfort…ma tutto era giustificato:
–“meglio così, non hai tempo per fare questo”,
–“hai fatto bene a non fare questa scelta perché se poi succedesse qualcosa, se poi accadesse questo come faresti…”
–“ma sì, io non sono come Tizia, non avrei potuto fare questo perché non ho le sue stesse capacità, va bene così” .
Quindi sì, il “coraggio di non piacere” è un libro inutile se ti aspetti che ti darà soluzioni concrete, magari per aumentare la tua autostima, MA è un libro che ti apre alla riflessione, coltiva in te il seme del dubbio, un libro che ti permette di ricreare lo stesso dialogo tra te e la tua mente (il tuo filosofo) e cercare delle soluzioni nei tuoi comportamenti passati, presenti e futuri.
La parola coraggio deriva dal latino cor habeo, che vuol dire avere cuore, agire con il cuore, lasciarti guidare dalla tua forza interiore.
Avere il coraggio di agire ti permette di aprire nuove porte, nuove opportunità e possibilità, perché la vita è cambiamento, è trasformazione… è un atto di coraggio.
E tu hai il coraggio di essere felice?
